Il Santuario di Santa Maria di Merino è situato a 7 km a Nord di Vieste ed è da sempre punto di riferimento per i fedeli della cittadina.
La costruzione è un pregevole esempio di chiesa rupestre della Puglia, manufatto rurale tipico del Mediterraneo, molto simile alle masserie di una volta.
La tradizione collega la costruzione della cappella al ritrovamento, sulla spiaggia limitrofa, di una statua lignea raffigurante la Vergine Maria.
La parte più antica del santuario è la zona centrale (sec. XI-XII) eretta su muri appartenenti ad un’antica villa dell’era Romana, circondata dai resti archeologici dell’antica e misteriosa città di Merinum.
Tutte le altre cappelle sono state costruite in un secondo momento rispettivamente negli anni 1831, 1861 e 1909.
Oggi della antica Villa resta solo qualche muro e la bianca chiesetta, che ogni 9 maggio viene raggiunta dalla statua della Madonna, portata a spalla in processione dai fedeli.
La tradizione vuole che la statua, pregevole scultura in legno scolpita e dipinta di origine bizantina (XIV sec.), fu ritrovata da dei contadini originari di Vieste e di Peschici in prossimità della spiaggia di Scialmarino. Ognuno dei due gruppi la pretendeva per sé e un vecchio saggio consigliò loro di porre la statua su un carro trainato da buoi; a seconda della direzione presa dal carro, lì sarebbe andata la statua. Così fecero e i buoi si incamminarono verso Vieste.
Da quel giorno Santa Maria di Merino è considerata la protettrice del popolo viestano.